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Stella alpina.

Si conclude la stagione del Rns/Rinos con una bella vittoria dei nostri ragazzi della 16 che vincono la coppa Priori contro il Sambuceto.
A questo proposito volevo condividere con voi alcune mie riflessioni.
In questo momento bisogna celebrare questa vittoria perché si sa le vittorie sono rare e non si sa mai quando si avrà un’altra occasione per alzare al cielo una coppa.
Però io voglio pensare che questo sia solamente un punto d’inizio, il primo mattoncino di quello che potranno costruire i nostri fantastici ragazzi.
Prima della partita avevo parlato con loro e gli avevo detto che ero orgoglioso di come erano diventati rugbysti, che poi è il primo insegnamento che cerchiamo di trasmettergli.
Allora questi ragazzi sono prima di tutto rugbysti poi ognuno raggiungerà il proprio livello di gioco.
MA SONO DEI RUGBYSTI.
In questo periodo in cui si cerca la scorciatoia su ogni cosa, basta infilarsi una maglietta di un colore diverso, allenarsi su un campo in erba sintetica oppure vedere gli altri vincere, per sentirsi campioni o solamente rugbysti, voi avete dimostrato che con la volontà e con il sacrificio si possono raggiungere gli obiettivi prefissati.
Voi dovete essere fieri delle vostre fatiche, dei vostri tagli, dei vostri dolori spesi per raggiungere un sogno.
Vi hanno additato di essere bulli… (ve lo ricordate) di essere indisciplinati ma adesso a guardarvi uniti pelle a pelle a respirare la stessa aria beh molti si ricrederanno (o meglio prenderanno altri lidi – va di moda esprimersi così ).
Siete ragazzi abituati a vincere, avete vinto moltissimi tornei ma l’ultimo ha sempre un sapore particolare.
Questa vittoria è stata ottenuta con sacrificio, vi siete uniti intorno a Luca ed avete superato ogni difficoltà (ricordo che purtroppo in questa stagione fra infortuni ed abbandoni abbiamo perso 7 ragazzi).
Avete mostrato a tutti cosa significa essere attaccati alla maglia ed ai propri compagni.
Il RNS ha un cuore grandissimo ed accoglie tutti ma voi avete dimostrato che non tutti sono all’altezza per rimanerci.
Avete dimostrato che una rosa si può comprare al mercato e sicuramente sarà un bel fiore uguale a tanti altri con lo stesso profumo, mentre una stella alpina beh quella bisogna guadagnarsela in alta montagna.
La stella alpina non è bella come la rosa, cresce fra mille difficoltà, non gli danno i fertilizzanti cresce come può, ma è unica.
Unica come la maglia che indossate con fierezza.
Bravi ragazzi orgoglio bianco verde ma ricordatevi che è solo il primo mattoncino.
In ultimo volevo fare un ultima osservazione romantica.
Mi ricordo che tanti anni fa Annalisa voleva celebrare il primo raggruppamento vinto dal Rns, giocava Pietro e qualcun altro, io gli risposi che non era il caso e che era solo l’inizio….. Beh avevo ragione i sogni bisogna inseguirli ma con questi ragazzi è più facile raggiungerli.
Paolo Ruggiero